Investimenti sostenibili
L'impegno del Gruppo Mediobanca
Crescita e sostenibilità sono tratti distintivi del Gruppo Mediobanca, per il quale la valorizzazione delle persone, lo sviluppo del contesto sociale e la riduzione degli impatti ambientali diretti ed indiretti sono parte integrante dei propri obiettivi di crescita.
Al fine di consentire una crescita responsabile a livello di Gruppo sono state adottate diverse policy volte a definire specifiche linee guida per l’operatività dei business delle società. In particolare, la Divisione Private Banking applica la Politica ESG di Gruppo che definisce i principi generali e le linee guida per integrare i fattori ESG (Environmental, Social e Governance) nelle attività di finanziamento, investimento e consulenza del Gruppo Mediobanca.
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Informative sulla sostenibilità (SFDR) della Divisione Private Banking
Nell’ambito delle politiche e dei processi di gestione di portafogli su base individuale della clientela e di consulenza in materia di investimenti e assicurazione, la Divisione Private Banking di Mediobanca adempie gli obblighi normativi del Regolamento SFDR, secondo le modalità e le tempistiche definite. Tale Regolamento definisce requisiti specifici per la rendicontazione delle informazioni di sostenibilità, da un lato in relazione alle attività degli intermediari finanziari nel loro complesso, e dall’altro per la rendicontazione delle informazioni di sostenibilità per i prodotti degli intermediari che promuovono caratteristiche ambientali o sociali (Articolo 8), o che hanno un obiettivo di investimento sostenibile (Articolo 9), ed è integrato per le specifiche modalità di presentazione delle informazioni dagli RTS SFDR.
In ottemperanza ai requisiti normativi, la Banca ha formalizzato l’approccio di integrazione dei rischi di sostenibilità nell’ambito delle attività di gestione di portafoglio su base individuale e del servizio di consulenza in materia di investimenti e assicurazione e ha integrato la Politica di Remunerazione al fine di recepire l’approccio adottato con riferimento ai rischi di sostenibilità nell’ambito della remunerazione e incentivazione del Gruppo.
Inoltre, vengono pubblicate e aggiornate su questo sito, le Dichiarazioni sui principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità sia nell’ambito delle gestioni di portafoglio su base individuale, sia nelle consulenza in materia di investimento e assicurazioni.
Politiche in materia di rischio di sostenibilità
Il rischio di sostenibilità è definito, nell’art. 2 del Regolamento (UE) 2019/2088, come un evento o una condizione di tipo ambientale, sociale o di governance che, qualora si verificasse, potrebbe provocare un significativo impatto negativo effettivo o potenziale sul valore dell’investimento. A titolo esemplificativo, un impatto negativo sul valore del portafoglio potrebbe manifestarsi qualora una società si renda responsabile di una qualsiasi violazione di diritti dei lavoratori, e un titolo emesso da tale società sia presente nel portafoglio del cliente. In tal caso, le azioni della società potrebbe subire una riduzione di valore a causa dei problemi reputazionali e legali che la società inevitabilmente subirebbe, e la riduzione si rifletterebbe sul valore del portafoglio del cliente.
In caso contrario, un titolo emesso da una società virtuosa, attenta alle tematiche di sostenibilità, che mitiga il rischio di sostenibilità e le proprie esternalità negative, ridurrà indirettamente il rischio di sostenibilità del portafoglio.
Il rischio di sostenibilità viene determinato dalla Divisione Private Banking principalmente sulla base dei rating ESG forniti da info-provider specializzati.
Per approfondire l’approccio di integrazione dei rischi di sostenibilità nell’ambito del servizio di gestione dei portafogli e della consulenza in materia di investimenti e di assicurazione, clicca su “Scopri di più”.
Dichiarazione sui principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità
A partire dal 30/06/2023, la Divisione Private Banking pubblica annualmente la “Dichiarazione sui principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità”, al fine di fornire un’informativa sull’entità degli impatti dei portafogli gestiti per conto della clientela su fattori ambientali, sociali e di governance. La dichiarazione è riferita dal periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di pubblicazione.
È possibile consultare l’ultima Dichiarazione pubblicata cliccando sul box seguente.
Dichiarazione sui principali effetti negativi delle consulenze in materia di investimenti e assicurazioni sui fattori di sostenibilità
Il regolamento SFDR prevede l’integrazione dei fattori ESG nella prestazione del servizio di consulenza, attraverso la considerazione del fatto che gli investimenti possano avere effetti negativi sulle problematiche ambientali, sociali e concernenti il personale, il rispetto dei diritti umani e le questioni relative alla lotta alla corruzione attiva e passiva.
Nell’ambito dell’offerta degli OICR e IBIPs che possono essere oggetto di consulenza, la Banca riceve informazioni a riguardo della considerazione dei PAI da parte dei Partecipanti ai mercati finanziari, ai fini di valutarne la rispondenza alle Preferenze di sostenibilità dei clienti che hanno dichiarato di voler investire in questa tipologia di strumento.
La Banca non effettua una classificazione tramite soglie o ranking degli strumenti in base agli indicatori e alle metriche PAI previsti dal Regolamento delegato (UE) 2022/1288, bensì utilizza gli indicatori in modo qualitativo al fine di valutare la considerazione da parte del partecipante di almeno un PAI ambientale e/o sociale e la corrispondenza con la preferenza indicata dal cliente.
Come previsto dalla normativa di riferimento, infatti, la raccolta delle Preferenze di sostenibilità della clientela è volta ad individuare, tra gli altri, anche l’eventuale interesse dei clienti in prodotti di investimento che tengono in considerazione i principali effetti negativi per la sostenibilità, compresa la preferenza per PAI di tipo ambientale (quali, ad esempio, livello di emissioni di gas a effetto serra, ricavi derivanti da fonti non rinnovabili, impatto sulla biodiversità, etc.), di tipo sociale (quali, ad esempio, percentuale di donne nel Consigli di amministrazione, attività connesse ad armi controverse, etc.), oppure per entrambe le tipologie. Tale indicazione viene tenuta in considerazione nella Valutazione di Adeguatezza delle operazioni raccomandate al cliente.
Il modello di adeguatezza definito dalla Divisione Private Banking di Mediobanca prevede che vengano offerti al cliente, ove coerente con le proprie Preferenze di sostenibilità, strumenti/prodotti finanziari che considerano gli effetti negativi sulla sostenibilità, per quanto riguarda gli aspetti ambientali e/o sociali. Inoltre, qualora la preferenza del Cliente per questo tipo di prodotti non venga soddisfatta dal portafoglio complessivo, viene comunicato al Cliente il dettaglio sui prodotti finanziari che non considerano i principali effetti negativi ambientali e/o sociali.
La Valutazione di Adeguatezza sopra descritta viene svolta facendo leva sulle informazioni pubblicate dalle case di investimento e/o messe a disposizione dagli info-provider utilizzati, a norma del Regolamento SFDR e relative norme tecniche di implementazione.
Le fonti adottate per il reperimento delle informazioni relative agli strumenti/prodotti finanziari oggetto di consulenza in merito alla relativa considerazione o meno degli effetti negativi sulla sostenibilità e, eventualmente, dei relativi indicatori PAI, sono:
- info provider esterni specializzati;
- informazioni reperite direttamente dalle Società/controparti interessate;
- informazioni comunicate da parte delle singole case di investimento terze in merito ai prodotti istituiti e gestiti dagli stessi (tramite i tracciati denominato “EMT” e, se disponibile, “EET”).
Lo svolgimento di tali controlli avviene grazie alla messa a disposizione della Banca, da parte delle case di investimento e degli info-provider utilizzati, dei dati e delle informazioni relativi ai singoli prodotti/strumenti finanziari necessari per lo svolgimento della Valutazione di Adeguatezza rispetto alle Preferenze di sostenibilità della clientela. Resta fermo l’impegno della Divisione Private Banking di Mediobanca nel reperire ed aggiornare costantemente i dati e le informazioni necessarie al fine di poter ottemperare ai requisiti previsti dalla normativa tempo per tempo vigente.
In aggiunta, in attuazione della Politica ESG di Gruppo, la Banca ha implementato degli screening negativi al fine di identificare ed escludere dall’universo investibile emittenti che sono coinvolti nel settore delle armi controverse o che hanno condanne o controversie di gravità elevata su tematiche di diritti umani, sfruttamento del lavoro, danni ambientali e corruzione. La restrizione dell’Universo Investibile permette quindi di escludere dalla gamma dei prodotti raccomandabili gli investimenti diretti in emittenti per cui è presente un coinvolgimento sulle predette tematiche.
Politica in materia di remunerazione
Per approfondire le modalità attraverso cui Mediobanca integra il rischio di sostenibilità nelle logiche di remunerazione e incentivazione, consulta il Paragrafo 2. Principi di trasparenza e sostenibilità 2 della Politica di remunerazione cliccando qui.
INFORMATIVE SULLA SOSTENIBILITÀ (SFDR) DEI PRODOTTI
Prodotti che promuovono caratteristiche ambientali e sociali
Mediobanca fornisce informazioni ai sensi dell’articolo 8 del Regolamento SFDR con riferimento alla linea di gestione Global Thematic in quanto questo prodotto promuove caratteristiche ambientali e sociali. In ottemperanza a tale regolamento e conformemente agli RTS SFDR, la Divisione Private Banking ha predisposto e pubblica le informative di sostenibilità, scaricabili qui sotto:
Mediobanca fornisce informazioni ai sensi dell’articolo 8 del Regolamento SFDR con riferimento alla linea di gestione Global Energy and Technology by Nordea in quanto questo prodotto promuove caratteristiche ambientali e sociali e effettua in parte investimenti sostenibili. In ottemperanza al regolamento SFDR, la Divisione Private Banking ha predisposto e pubblica le informative di sostenibilità, scaricabili qui sotto:
Glossario
Fattori di sostenibilità, o Fattori ESG: problematiche ambientali, sociali e concernenti il personale, il rispetto dei diritti umani e le questioni relative alla lotta alla corruzione attiva e passiva, ai sensi dell’articolo 2 del Regolamento SFDR.
Regolamento SFDR: Regolamento europeo 2019/2088 relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari, che prevede norme armonizzate sulla trasparenza per i “Partecipanti ai mercati finanziari” e i “Consulenti finanziari“ per quanto riguarda l’integrazione dei rischi di sostenibilità e la considerazione degli effetti negativi per la sostenibilità nei loro processi e nella comunicazione delle informazioni connesse alla sostenibilità relative ai prodotti finanziari.
RTS SFDR: Regolamento Delegato europeo 2022/1288 che integra le disposizioni dal Regolamento SFDR prevedendo i template e i dettagli che gli intermediari devono pubblicare.
Rischio di sostenibilità: un evento o una condizione di tipo ambientale, sociale o di governance che, qualora si verifichi, potrebbe provocare un significativo impatto negativo effettivo o potenziale sul valore dell’investimento, come definito all’articolo 2 del Regolamento SFDR.
Caratteristiche ESG: grado di integrazione dei fattori ESG nelle politiche di gestione dei prodotti finanziari, o nelle società emittenti di strumenti finanziari.
Rating ESG: un parere, o un punteggio o una combinazione di entrambi emesso da un provider terzo in merito al profilo o alle caratteristiche di un elemento valutato riguardo a fattori ambientali, sociali, dei diritti umani o di governance o in merito all'esposizione di un elemento valutato a rischi o all'impatto su fattori ambientali, sociali, dei diritti umani o di governance che si basa sia su una metodologia consolidata sia su un sistema di classificazione definito costituito da categorie di rating.
Preferenze in materia di sostenibilità, o Preferenze ESG: la scelta, da parte di un cliente o potenziale cliente, di integrare o meno, e se sì in che misura, nel suo investimento uno o più dei seguenti strumenti finanziari, ai sensi dell’articolo 1 del Regolamento Delegato (UE) 2021/1253 (integrazione dei fattori di sostenibilità nella MiFID II).
Valutazione di adeguatezza: processo attraverso il quale gli intermediari valutano la rispondenza delle caratteristiche di strumenti/prodotti finanziari oggetto di consulenza, alle risposte fornite dal Cliente in sede di compilazione del questionario MiFID ai sensi del Regolamento Delegato UE n. 2017/565, come modificato dal Regolamento Delegato UE n. 2021/1253. Con specifico riferimento alla sostenibilità, il questionario deve includere domande volte a raccogliere le preferenze di sostenibilità della clientela cui viene erogata la consulenza e valutare la rispondenza delle caratteristiche ESG dei prodotti a tali preferenze.
Principali effetti negativi, o Principal Adverse Impact (PAI): indicatori che misurano l’impatto delle decisioni e delle consulenze di investimento che si traducono in effetti negativi sui fattori di sostenibilità. Gli indicatori sono elencati nell’Allegato I degli RTS SFDR e comprendono tematiche legate a clima, ambiente, diritti umani, ecc.